Agronomia •  18/03/2022

Scelta della data di semina: l’importanza della corretta umidità del suolo alla profondità di semina

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Il momento della data di semina è di fondamentale importanza per massimizzare il potenziale produttivo del mais. Rispetto ad anni fa, la data di semina si è gradualmente anticipata. Una tendenza dovuta al cambiamento climatico ma influenzata anche della disponibilità di genetiche innovative e più efficienti con una superiore capacità di tollerare gli stress. Inoltre, negli anni la semina anticipata ha dimostrato di essere una pratica a costo zero capace di aumentare le rese e ridurrei i rischi stagionali della coltura.

Quindi quando ha senso iniziare a seminare?
Partire da un’attenta analisi delle condizioni pedoclimatiche è di fondamentale importanza. Dal punto di vista tecnico, quando si decide di iniziare a seminare, uno dei primi parametri  da valutare -anche in termini di importanza- è la scelta dell’adeguata profondità di semina in relazione anche alla temperatura e all’umidità del suolo, per garantire una germinazione rapida e uniforme.

Temperature: La semina può essere eseguita dal momento in cui i suoli raggiungono una temperatura minima di 6-7°C a 5-6 cm dalla superficie. È preferibile iniziare le semine partendo da terreni sciolti e ben drenati, dando tempo a quelli freddi e forti di raggiungere condizioni di temperatura e umidità ottimali. Inoltre, occorre porre attenzione alle previsioni meteo nella settimana successiva alla data di semina scelta. Sono sconsigliate semine a ridosso di consistenti eventi piovosi, per evitare i rischi collegati al ristagno idrico e alla formazione di croste superficiali. Maggiori rischi di perdita di investimento sono legati ad abbondanti precipitazioni e temperature basse nei primi 3-5 giorni dopo la semina. La concomitanza di questi due fattori si traduce nell’imbibizione del seme con acqua fredda, che interferisce con il regolare processo germinativo.

Umidità del suolo: Fondamentale valutare attentamente l’umidità del suolo alla profondità di semina scelta il giorno della semina. Se alla normale profondità di semina il terreno è troppo secco, o se l’umidità non è uniforme, va presa in considerazione la possibilità di seminare più a fondo  o di attendere condizioni più favorevoli.

L’assorbimento dell’umidità dal suolo da parte del seme si verifica nelle prime 24-48 ore dopo la semina (Nielsen, 2020a). Pertanto, un'adeguata umidità del terreno alla profondità di semina (non troppo umido, non troppo secco) durante quelle prime 48 ore aiuta a garantire una rapida germinazione del seme. Se il terreno è eccessivamente asciutto, il seme rimarrà inerte fino a quando l'umidità non sarà ripristinata. Sono da sconsigliare pratiche di semina superficiali realizzate in suolo asciutto. Infatti, nemmeno precipitazioni successive, che favoriranno l’umidità attorno al seme, saranno garanzia di un’uniforme emergenza del mais.

Al contrario, in particolare in condizioni di semina anticipata, se l'umidità del suolo è eccessiva nelle prime 72h (ad es. terreni saturi), il seme interromperà i processi germinativi e potrà morire o marcire.

Altrettanto importante per una germinazione regolare è avere un terreno con un’umidità del suolo uniforme alla profondità di semina. In condizioni di suoli asciutti e di scarse precipitazioni è consigliabile valutare campo per campo. In alcune situazioni, a 5 cm non si avrà un'umidità del suolo uniforme per l'imbibizione e la germinazione del seme. In altre si dovrà andare a posizionare il seme più in profondità per trovare condizioni uniformi e ridurre al minimo i rischi di una germinazione irregolare.

Quanto in profondità "inseguire" l'umidità del suolo?
Solitamente questo è un problema tipico delle seconde epoche di semina, nelle quali il fattore limitante per la germinazione è l’umidità. Ricordiamo che il mais è fisiologicamente in grado di emergere anche a profondità di semina maggiori di quelle che gli agricoltori solitamente adottano, grazie alla capacità del mesocotile di allungarsi durante il processo di emergenza (Nielsen, 2020b).  

In condizioni anomale di inverni scarsamente piovosi, anche prime epoche di semina potrebbero trovarsi in situazioni di umidità limitanti. In questo caso oltre all’umidità del suolo, anche la temperatura potrà essere un fattore limitante in semina anticipata. Per questi motivi la profondità di semina andrà valutata anche in funzione di:

  • Tipo di terreno: nei terreni più scuri, torbosi, le temperature favorevoli all’accumulo dei gradi utili per i processi germinativi sono raggiunte più facilmente;
  • Lavorazione del suolo: suoli arati, più ricchi d’aria, e con assenza di residuo colturale in superficie si riscaldano prima di suoli che presentano minime lavorazioni;

In semina anticipata solo con queste condizioni si potrà valutare la possibilità di aumentare la profondità di semina alla ricerca dell’umidità ideale.

Conclusioni:
Un livello di umidità adeguato ed uniforme alla profondità di semina è fondamentale per garantire una germinazione rapida ed omogenea. Se in condizioni favorevoli il seme deve essere deposto nell’umido, con almento 1 cm di fresco sopra di esso, in condizioni particolarmente asciutte si può valutare di andare a cercare l’umidità deponendo il seme più in profondità. Prestare attenzione in caso di semina anticipata ai terreni particolarmente ricchi di limo, nei quali l’accumulo di calore è più lento e il rischio di croste superficiali è più elevato.

Bibliografia:

Nielsen, RL (Bob). 2020a. Requirements for Uniform Germination & Emergence of Corn. Corny News Network, Purdue Univ. online at http://www.kingcorn.org/news/timeless/GermEmergReq.html

Nielsen, RL (Bob). 2020b. The Emergence Process in Corn. Corny News Network, Purdue Univ. online at http://www.kingcorn.org/news/timeless/Emergence.html


Valutazione della profondità di deposizione del seme.


Misurazione dell'umidità alla profondità di semina scelta