Ogni coltura esprime il massimo delle proprie potenzialità produttive a determinati livelli di fertilità, per cui è fondamentale comprendere ed appianare la variabilità chimica e fisica che si riscontra nei terreni italiani, con una conoscenza più approfondita della natura del suolo.
È con questa consapevolezza che nel 2001, abbiamo dato vita in Italia ad un innovativo programma per la caratterizzazione e dei terreni coltivati: il Progetto Terreno di Pioneer® dotandosi di un avanzato Laboratorio con tecnologie che rappresentano lo stato dell’arte nello studio della fertilità del suolo.

Adottiamo un sistema integrato, che prende in considerazione tutte le variabili che incidono sulla nutrizione delle colture:
- i parametri chimico-fisici dell’appezzamento rilevati dall’Analisi del Terreno,
- i fabbisogni della coltura (o dei singoli ibridi/varietà, nel caso di seminativi),
- gli obiettivi produttivi dell’azienda
- i nutrienti offerti da eventuali fertilizzanti organici aziendali, valutati con l’Analisi del Refluo effettuata presso il nostro Laboratorio.
Con queste informazioni elaboriamo un Piano di Concimazione ad hoc, mettendo in relazione i parametri chimico-fisici degli appezzamenti aziendali analizzati e i fabbisogni delle colture e degli ibridi che vi andranno seminati.
Il sistema prende in considerazione anche la variabile stagionale e il suo effetto su un nutriente dilavabile come l’azoto: per una coltura come il mais, ad esempio, con l’Analisi T.A.C., ovvero la quantificazione della quota minerale azotata, è possibile bilanciare in modo ancora più specifico l’azoto da distribuire in copertura con le esigenze colturali.