15/12/2020

Progetto BEST: soil Biodiversity in vinEyard agro-ecoSysTems

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Biodiversità dei suoli negli agro-ecosistemi del vigneto

Nel contesto dell’impegno per il raggiungimento dei nostri obiettivi e di F2F in termini di valorizzazione delle pratiche di biodiversità per un'agricoltura più sostenibile, Corteva Italia è partner, con i ricercatori dell'Università degli Studi di Milano (UniMI), Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali , del progetto BEST - Biofertilità dei suoli in vigna.

Grazie all'innovativo sistema di sequenziamento massivo del DNA e alle tecniche molecolari come il metabarcoding del DNA, possiamo caratterizzare la biodiversità all'interno del suolo degli agro-ecosistemi attraverso l'estrazione del DNA direttamente da un campione di suolo. Questi metodi permettono di stimare la biodiversità del suolo (batteri, funghi e animali) in maniera speditiva e di valutarne quindi la qualità biologica. La possibilità di stimare la biodiversità del suolo è utile anche per valutare l'impatto delle attività umane.

L’obiettivo di BEST, è quello di sviluppare e validare per le principali colture erbacee e arboree italiane, quali mais, frumento e vite un nuovo approccio per caratterizzare la diversità delle comunità di organismi presenti nel suolo delle aziende agrarie, utilizzando indici che descrivano la ricchezza di specie, la struttura della comunità e la qualità biologica dei suoli. La metodologia proposta, una volta validata per le diverse colture prese in esame, si prefigge di diventare un benchmark di riferimento per caratterizzare la biodiversità associata a ciascuna azienda agricola e di diventare quindi uno strumento informativo per il miglioramento dei livelli di biodiversità, e dei servizi ecosistemici, ad essa associata.

Matteo Piombino, Customer Marketing Manager Corteva, afferma: “Il progetto è già avviato, con 90 aziende vinicole su tutto il territorio italiano e 260 settori. Ad oggi sono state effettuate tutte le analisi chimico-fisiche dei campioni ed è in corso il sequenziamento del DNA contenuto nel terreno per identificare: funghi, batteri e metazoi. Il nostro obiettivo è sviluppare e convalidare un nuovo approccio per caratterizzare la diversità degli organismi presenti nel suolo, utilizzando indici che descrivono la ricchezza delle specie, la struttura degli organismi e la qualità biologica dei suoli."