Cocciniglia della vite (Planococcus ficus)

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INTRODUZIONE

Planococcus ficus (o Planococco della vite) appartiene alla famiglia degli Pseudococcidae; è una specie polifaga diffusa in quasi tutto il territorio nazionale ed è in grado di arrecare considerevoli danni su vite da vino e  da tavola.

DESCRIZIONE E MORFOLOGIA

Le femmine, più grandi dei maschi, hanno sei zampe e sono attere (prive di ali). La forma del corpo è ovale allungata con una colorazione rosata difficilmente visibile ad occhio nudo, data la presenza di filamenti di cera bianca che ricoprono il corpo. Anche sulla circonferenza del corpo sono presenti dei tipici filamenti cerosi disposti a raggiera. Le uova sono di colore giallo dorato e sono deposte in ovisacchi cerosi. Il maschio, di colore arancione scuro, ha lunghe antenne e due ali trasparenti.

 

CICLO BIOLOGICO

Planococcus ficus svolge 3-8 generazioni annuali, sverna come come femmina fecondata prevalentemente sotto il ritidoma del ceppo, dove però è possibile trovare anche neanidi di varia età. Ogni femmina può deporre da 250 a oltre 700 uova in ovisacchi cerosi.

Le neanidi di prima generazione restano prevalentemente sotto il ritidoma o alla base dei nuovi germogli. Con il progredire dello sviluppo della pianta le neanidi delle generazione successive migrano sulle foglie e poi sui grappoli. Durante la fase di migrazione su foglia le giovani neanidi, prive di riparo, sono particolarmente vulnerabili ai trattamenti insetticidi.

Di conseguenza, l’attività di monitoraggio dei maschi e le osservazioni visive in campo finalizzate a individuare la fase di migrazione delle neanidi, assumono grande importanza nella scelta del momento migliore per eseguire l’intervento insetticida e renderlo più efficace.

 

DANNI

L’abbondante melata prodotta dalla cocciniglia su foglie e grappoli determina lo sviluppo di fumaggini che influiscono negativamente sulla produzione quali-quantitativa delle uve da vino e da tavola. P. ficus è anche vettore dei virus responsabili del legno riccio (GVA) e dell’accartocciamneto fogliare (GLRaV).

 


effetti di forti infestazioni di P.ficus

foto per gentile concessione del Dottor Antonino Fenio